Sabato 13, alle ore 21, domenica 14 aprile alle ore 16,30, al Teatro del Navile - Spazio Arte di Bologna, in Via Marescalchi 2/b (ang. Via D’Azeglio, 9 - Piazza Maggiore), nell’ambito del laboratorio “Pirandello è il novecento” la Compagnia Teatro Studio e il Teatro del Navile presentano “All’uscita” e “L’altro figlio”, due atti unici di Luigi Pirandello con Nino Campisi, Milena Cortelli, Ippolito Dell’Anna, Maria Letizia Pascoli, Simona Ortolani, Francesco Di Nubila, aiuto regia Agnese Corsi, adattamento e regia di Nino Campisi.
Nell’aprile del 1916, Luigi Pirandello scrive “All’uscita”, uno straordinario atto unico che lui stesso definisce “mistero profano”, una meditazione e riflessione sulla morte, qui affidata alle apparenze fantasmatiche di morti che si ritrovano, con la stessa vana apparenza che ebbero in vita, tra le tombe di un cimitero, all’uscita dalla vita. Ciò che li ritiene ancora legati alla vita è forse un desiderio, un’ultimo desiderio da soddisfare per dare una risposta alla loro esistenza su questo “granello di terra perduto nei cieli”. E il mistero profano, che avvicina Pirandello alla teosofia, sta proprio in questo passaggio, in questo limbo dove si ritrovano tutte le apparenze, quelle dei vivi e quelle dei morti, prima di dileguarsi nell’infinito. L’uomo grasso aspetta la moglie adultera, assassinata dal suo amante, con il desiderio di vederla piangere almeno una volta, ed ella effettivamente piangerà, ma solamente dopo aver ricevuto sulle mani i baci delle calde labbra di un bambino che desiderava mangiare i chicchi di una melagrana. E mentre queste apparenze si dileguano appagate dall’ultimo desiderio, soltanto l’apparenza del filosofo resterà per sempre lì, a vagare nel cimitero, nel tentativo di dare una risposta al suo desiderio, la conoscenza del mistero della vita. “Tutta un’idea vana è la vita”, e il desiderio di conoscenza del suo mistero è forse la più grande di tutte vanità umane.
Ambientata in Sicilia, nei primi anni del novecento, la novella “L'altro figlio”, pubblicata in “Novelle per un anno”, e da cui Pirandello trasse nel 1923 l’omonimo atto unico, ha come tema fondamentale quello della maternità, inserita in un contesto storico quale quello dell’emigrazione siciliana e dell’unità d’Italia. Maragrazia, una povera donna ridotta a mendicare, non riceve più notizie dai due figli emigrati in America, che continua a rimpiangere, mentre si ostina a non voler vedere l’altro figlio, Rocco Trupìa, che vorrebbe accudirla, ma che la donna ripudia con ostinazione, tanto da essere considerata matta. Il fatto è che questo figlio, altro non è che il frutto di una violenza subita, di uno stupro perpetrato da un brigante “garibaldino”. Maragrazia ripudia il figlio perché “è il sangue che si ribella” al solo ricordo della violenza subita da quel brigante che uccise il marito e la mise incinta. E qui entra un altro tema, adombrato da Pirandello, quello della diffidenza e del malcontento popolare nei confronti di Garibaldi. Lo sbarco dei mille in Sicilia, seppure ha trovato gloria e giustificazione nei libri di storia, è stato infatti vissuto in maniera drammatica dal popolo siciliano. “Questo Canebardo - racconta Maragrazia - diede ordine, quando venne, che fossero aperte tutte le carceri di tutti i paesi. Ora, si figuri vossignoria che ira di Dio si scatenò allora per le nostre campagne! I peggiori ladri, i peggiori assassini, bestie selvagge, sanguinarie, arrabbiate da tanti anni di catena.” Del passaggio di Garibaldi in Sicilia, a Maragrazia è rimasto non solo il ricordo ma anche un figlio, nato dalla violenza di un brigante della banda di Cola Camizzi. E questo figlio, uguale nella voce e nelle fattezze al padre, anche se d’animo buono, paga la colpa di essere il frutto di quella violenza che è connaturata a tutte le guerre e rivoluzioni.
Teatro del Navile - via Marescalchi 2/b ( ang. via D'Azeglio 9 – Piazza Maggiore)
Prenotazione telefonica allo 051.224243- Ingresso riservato ai soci: tessera Euro 1,00 –
Biglietti: Intero Euro 10,00 - Ridotto Euro 8,00 - Biglietteria: ore 20 – Inizio Spettacoli ore 21